venerdì 13 marzo 2020


KIERKEGAARD


VITA
La biografia del filosofo è  essenziale per poter cogliere la sua elaborazione teorica
In primo luogo, la figura del padre fu centrale nella sua formazione: verrà, infatti, da questi educato ad una rigida osservanza religiosa. 
Il luteraneismo a cui il genitore lo aveva introdotto, ed in particolare un marcato senso del “peccato”, spinsero il giovane Kierkegaard ad iscriversi alla facoltà di teologia per diventare pastore. Ma il filosofo non decise mai di intraprendere tale professione.
 La vita di Kierkegaard appare infatti segnata da una “paralisi”, una incapacità di decidere tra le alternative che si presentarono nella sua vita, una indecisione perenne che lo portarono ad identificare se stesso come un “contemplativo” che osservava con distacco la vita (sua e degli altri) più che viverla scegliendo. 
È lo stesso filosofo, nel suo Diario, a restituirci gli stati d’animo, enormemente ingigantiti, che accompagnavano ogni possibile scelta da compiere. 

PENSIERO
La filosofia di Kierkegaard è un esaltazione religiosa, in quanto afferma la validità della religione nell’esistenza umana.
La religione è per il filosofo l’unica via di salvezza, l’unico modo di sottrarsi ad una condizione esistenziale caratterizzata dalla possibilità di angoscia e disperazione.
Scegliere per Kierkegaard significa esistere. L’individuo non è ciò che è, ma ciò che sceglie di essere.
Se l’uomo rinuncia a scegliere egli rinuncia a farsi valere come io e la sua personalità appassisce.
L’incertezza determina sentimenti di angoscia che soltanto il cristianesimo e l’aiuto soprannaturale della fede può aiutare a superare.

DIFFERENZE CON HEGEL
Diversamente da Hegel che considerava la ragione l’unica e vera realtà che si realizza in un processo dialettico, Kierkegaard diceva che non esiste la verità oggettiva ma la verità del singolo. Cioè la verità è soggettiva in quanto è legata all’esperienza del singolo individuo.
Lo scopo della sua filosofia è proprio quella di inserire il singolo nella ricerca filosofica.
A differenza di Hegel quindi egli afferma che il singolo individuo è superiore al genere umano.

GLI STADI DELL’ESISTENZA
Gli stadi dell’esistenza sono I modi fondamentali di vivere e concepire l’esistenza.
Essi sono tre: la vita religiosa, la vita etica, la vita estetica.

Lo stadio estetico è la forma di vita in cui l’uomo rifiuta ogni legame o impegno continuo, ma vive attimo per attimo in cerca di novità e avventure.
Tuttavia l’esteta, vivendo solo di piaceri momentanei, non sviluppa una propria personalità.

Lo stadio etico è la forma di vita di colui che sceglie di scegliere.
L’individuo che sceglie di scegliere accetta di seguire un modello universale di comportamento , come il matrimonio, basato sulla scelta della fedeltà e della normalità.
L’individuo nell’adottare determinati modelli di comportamento non sviluppa alcun tipo di personalità e quindi anche questo modello è destinato a fallire.
Quindi l’essere umano sente il bisogno di un esperienza più profonda che riesca a vincere l’angoscia. L’uomo sente il bisogno quindi di una vita religiosa.

La vita religiosa è lo stato della fede da quell’uomo giunge dopo aver superato angoscia e disperazione.
L’uomo è posto davanti ad un bivio:credere o non credere Da un lato è lui che deve scegliere dall’altro non può perché Dio è tutto e da lui dipende anche la fede.
Quindi nella vita religiosa c’è una profonda contraddizione uguale a quella dell’esistenza umana.
Perciò il cristianesimo esprime la sostanza stessa dell’esistenza. Infatti paradosso,scandalo, dubbio, angoscia, impossibilità di decidere, sono le caratteristiche del cristianesimo e dell’esistenza.
Le caratteristiche principali della sua filosofia furono: 
L’esistenza cioè l’importanza assegnata all’esistenza concreta dei singoli esseri umani.
La possibilità la centralità del criterio della possibilità, concepita come la cifra caratteristica dell’essere umano.  
La riflessione soggettiva e la storia una rivoluzione della riflessione soggettiva, appassionata, in cui l’uomo viene inserito nel contesto in cui vive.
L’aut aut il credere che la vita sia caratterizzata da una scelta che obbliga ad un aut aut (o-o)

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